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8° COMUNICATO STAMPA – alla Galleria Jacopo Durandi espongono Lorenzo Griva e Federico Bollo

La Voce 9 Marzo 2016

La Galleria Civica ‘Jacopo Durandi’ di Santhià, attraverso l’opera dell’associazione curatrice LA VOCE, continua con crescente soddisfazione il suo cammino di presentazione di artisti di Santhià e del territorio;  nel percorso resta altresì  costante l’intento perseguito  di  ricercare in primis la   valorizzazione dei talenti territoriali che con la loro arte collaborano nel dare risalto  alla realtà in cui operano.  Dopo il successo delle iniziali esposizioni, è da  ricordare l’ultima ‘ARTE E’ DONNA’ per celebrare l’universo femminile, in occasione dell’ormai consolidata Rassegna ‘Voce alle Donne’.

Dal 19 marzo al 13 aprile la Galleria ospiterà Lorenzo Griva di Santhià e Federico Bollo di Livorno Ferraris: come al solito due artisti si compendiano ed offrono punti diversi di osservazione e realizzazione artistica.

L’inaugurazione con un brindisi avverrò sabato  19 marzo alle ore 17,00 e come d’abitudine  l’esposizione sarà poi  gratuitamente visitabile il martedì dalle 10 alle 12 e dalle 15 alle 18, il mercoledì-giovedì e venerdì dalle 15 alle 18 ed il sabato dalle 10 alle 12, fermo restando che per visite programmate è possibile contattare La Voce info@lavocealice.com

 ImmagineLorenzo-Griva

Lorenzo Griva è nato a Santhià nel 1945. Nella sua vita artistica ha partecipato a molteplici le mostre personali e collettive  e le sue opere si trovano in collezioni pubbliche e private.

Griva  ha avuto riconoscimenti e di lui ha scritto “Borsa d’arte” – informazioni d’arte ed è stato recensito da  Mario Pistono,Luigi Carluccio,Marco Mazzoleni,Francesco Leale,Bruno Pozzato e Giovanni Brambilla.

La sua forte ispirazione al Medioevo lo porta a rappresentare armi ed armature dell’epoca raffrontandole, con continua contaminazione artistica, alle macchine ed alle ‘armature’ di epoche a noi ben più vicine. Il suo tratto è riconoscibilissimo, in quanto espressione di forte personalità artistica.

 

FEDERICO BOLLO

FEDERICO BOLLO

 

 

Federico Bollo, artista Livornese, nasce a Vercelli il 14 10 77; ’arte si fa sentire in lui fin da tenera età come desiderio di copiare ciò che vede nei libri, molto spesso pasticciando gli stessi o ricalcandoli con carta carbone.

Già nei primi anni di scuola elementare mostra una insolita fantasia e una grande espressività nei suoi disegni, tuttavia dovranno passare almeno un altro paio di anni prima che si sviluppino in lui le capacità tecniche che lo faranno notare fra i compagni come una giovane promessa.

Nel 1991 inizia a frequentare il liceo artistico “Ugo Foscolo” di Vercelli dove, seppur con un impostazione piuttosto rigida, egli potrà acquisire solide basi per il disegno ed il modellato. In questo periodo periodo inizia la sua carriera artistica con la partecipazione a vari concorsi nell’ambito vercellese.

Nel 1995 si diploma, dopodiché frequenta un corso biennale per Illustratori al Castello Sforzesco di Milano.

Nel frattempo partecipa a numerose mostre, sia locali che regionali.

Nel 1999 conosce, grazie al Cavalier Mario Pistono, un artista che diventerà suo maestro e di cui porterà sempre l’impronta e il ricordo: Sergio Albano.

Da Sergio Albano potrà arricchire le sue nozioni per giudicare un dipinto, bilanciare la composizione e soprattutto, cosa che per Federico è sempre stato un tallone d’Achille, come completare un’opera con la giusta scelta cromatica.

Successivamente nel 2004 Federico Bollo si iscrive all’Accademia Albertina di Torino, nella sezione di pittura, in cui si laurea nel 2009 con la votazione di 110 e lode.

Frequentare l’ambiente accademico e confrontarsi coi lavori dei maestri e dei compagni di studio stimolerà la sua fantasia creativa e così nasce la nuova serie di lavori, che nascono da una macchia  e si sviluppano come creature dalla forte carica espressiva.

Frequentando l’accademia Federico inoltre apprende nuove tecniche come l’acquaforte e la scultura, che realizza con ottimi risultati.

Le opere mature di Federico presentano l’utilizzo di tecniche e materiali più disparati, dalla carta alla tela, dalla yuta alla plastica, e anche le tecniche sono molto varie: pennello, spatola, penna, matita, pennarello indelebile. A contraddistinguere le opere di Federico però vi è l’utilizzo del segno, che è preponderante, tanto che si può parlare di grafica materica, più che di pittura.

Il colore è un monocromo dalle poche sfumature e con qualche macchia di rosso nei punti chiave.

I soggetti sono quasi esclusivamente animali, e anche laddove non lo sono, l’animale ha sempre un suo posto all’interno del quadro.

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